Le castagne (M. Assunta Torre)

 Con il viso appiccicato al vetro della finestra guardavo scendere la neve. A quei tempi ne cadeva tanta, se ne misurava anche un metro e ottanta!

Tutto era bianco intorno, ma l'Inverno si preannunciava nero.

Ascoltavo i grandi parlare... di scrigni, di baiocchi e, vedendo la nonna che quatta quatta scendeva nel cigliero, pensavo che lì ci fosse un tesoro.

Ma, curiosando dal buco della serratura, ho visto la nonna che prendeva da una grande cassa la farina di castagne.

Sono stata scoperta e lei mi ha detto: "Entra, sto preparando per fare la polenta".

Le chiedo allora: "Ma dov'è il tesoro? Lo scrigno? I baiocchi?...".

Senza parlare mi ha dato un poco di farina pressata, quello era il baiocco; poi ha guardato la cassa, cioè lo scrigno, ed allora ho capito che per la gente della Garfagnana era un tesoro avere la farina dolce per tutto l'anno.

Polenta di neccio a mezzogiorno, con frittata, frittelle e necci ripieni di ricotta a merenda, tatini con il latte per la cena. E le calorie?... Vi lascio immaginare! Certe gote rosse avevano i bambini! Crescevano sani e robusti e, alla chiamata della leva, li mandavano tutti negli Alpini.

Maria Assunta Torre

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